29° anno accademico UNITRE di Nichelino (2018/2019)
29 settembre 2018
"RACCONTIAMO... RACCONTIAMOCI... LA NOSTRA CITTÀ"
di Pier Bartolo Piovano, Presidente Onorario Unitre di Nichelino
“RACCONTARE” fa parte delle caratteristiche e peculiarità della mente umana (quindi, ancor più, del percorso esistenziale della singola persona). Si tratta di un’esigenza, talvolta di una condivisibile aspirazione a rendere partecipi altri nostri simili di una “storia”... di molte “storie”: tutto questo è valido anche per elaborare meglio, noi stessi e per noi stessi, il decorrere degli eventi. “Raccontare”, inoltre, facendo ricorso agli strumenti di cui l’uomo si è via via dotato, ovviamente anche con l’ausilio delle moderne metodiche di comunicazione.
Ma “raccontare” presuppone in primo luogo e pur sempre il “CONOSCERE”. Conoscere è il complesso percorso della nostra mente, che comporta il vedere e l’osservare, il percorrere palmo a palmo i luoghi in oggetto; il voler conoscere induce ad ascoltare voce di esperti e testimoni… fissare nella nostra mente immagini e parole, ipotizzare e fantasticare luci e colori… La “conoscenza” può inoltre avvalersi di una fase più avanzata (elaborata su documenti e ricerche individuali e collettive, su materiale storico/didattico, ecc.)… Ma è pur sempre la nostra CITTÀ che si rende “disponibile” a noi, al fine di una conoscenza “storica”, architettonica e paesaggistica, interessante ma di certo impegnativa a livello “razionale”; pertanto si deve valutare altresì la conoscenza “emozionale” del contesto della ricerca, forse più banale, immediata e gratificante.
Ed allora questa “conoscenza” (così configurata) deve approdare e fluire nella nostra persona, al fine di “raccontarci” il mondo che ci sta attorno… quindi la nostra Città… per goderne le immagini introiettate, immagini fatte storia (una storia che non conoscevamo e che ora è divenuta nostro patrimonio personale); ed è la nostra CITTÀ, pertanto, l’oggetto privilegiato di questa strategia.
Ma questo RACCONTO va poi proposto e prospettato ad altri, con entusiasmo e convinzione… con nostre parole ed immagini, dopo una adeguata elaborazione personale. “Altri” che sono i soggetti del nostro ambito sociale, famigliare e parentale, di quello scolastico… tutti disponibili a loro volta ad essere portatori di “conoscenza”, di valori, di emozioni… di storia!
Viene da chiedersi il perché di questo PROGETTO del “conoscere” e del “raccontare”… che di persona ho proposto quest’anno con insistenza! Ecco che vi rivelo il segreto: lo spunto l’ho tratto da un percorso iniziato lo scorso anno a livello scolastico (Proposta educativa Comunale) con il titolo “Alla scoperta della mia Città” (ad esso ho partecipato per conto dell’Unitre).
Ed allora la nostra UNITRE quale ruolo intende rivestire ed investire? Quello di “collaborazione educativa” tramite le persone (docenti e studenti) con le idee, il materiale, la nostra presenza attiva… Siamo anche NOI una “scuola” e ci riteniamo in grado di “fare scuola” ai più giovani, in un rapporto intergenerazionale che andiamo pur sempre proponendo e sostenendo. Che ve ne pare di tale progettualità?
Alla luce di questa “prefazione” inusuale e di queste “proposte” innovative ed un poco curiose… auguro a TUTTI gli studenti (ed ai valorosi docenti…) un buon Anno Scolastico, per l’appunto ricco di “conoscenza”, ma anche di “RACCONTI” (per tutte le età…).
Ma “raccontare” presuppone in primo luogo e pur sempre il “CONOSCERE”. Conoscere è il complesso percorso della nostra mente, che comporta il vedere e l’osservare, il percorrere palmo a palmo i luoghi in oggetto; il voler conoscere induce ad ascoltare voce di esperti e testimoni… fissare nella nostra mente immagini e parole, ipotizzare e fantasticare luci e colori… La “conoscenza” può inoltre avvalersi di una fase più avanzata (elaborata su documenti e ricerche individuali e collettive, su materiale storico/didattico, ecc.)… Ma è pur sempre la nostra CITTÀ che si rende “disponibile” a noi, al fine di una conoscenza “storica”, architettonica e paesaggistica, interessante ma di certo impegnativa a livello “razionale”; pertanto si deve valutare altresì la conoscenza “emozionale” del contesto della ricerca, forse più banale, immediata e gratificante.
Ed allora questa “conoscenza” (così configurata) deve approdare e fluire nella nostra persona, al fine di “raccontarci” il mondo che ci sta attorno… quindi la nostra Città… per goderne le immagini introiettate, immagini fatte storia (una storia che non conoscevamo e che ora è divenuta nostro patrimonio personale); ed è la nostra CITTÀ, pertanto, l’oggetto privilegiato di questa strategia.
Ma questo RACCONTO va poi proposto e prospettato ad altri, con entusiasmo e convinzione… con nostre parole ed immagini, dopo una adeguata elaborazione personale. “Altri” che sono i soggetti del nostro ambito sociale, famigliare e parentale, di quello scolastico… tutti disponibili a loro volta ad essere portatori di “conoscenza”, di valori, di emozioni… di storia!
Viene da chiedersi il perché di questo PROGETTO del “conoscere” e del “raccontare”… che di persona ho proposto quest’anno con insistenza! Ecco che vi rivelo il segreto: lo spunto l’ho tratto da un percorso iniziato lo scorso anno a livello scolastico (Proposta educativa Comunale) con il titolo “Alla scoperta della mia Città” (ad esso ho partecipato per conto dell’Unitre).
Ed allora la nostra UNITRE quale ruolo intende rivestire ed investire? Quello di “collaborazione educativa” tramite le persone (docenti e studenti) con le idee, il materiale, la nostra presenza attiva… Siamo anche NOI una “scuola” e ci riteniamo in grado di “fare scuola” ai più giovani, in un rapporto intergenerazionale che andiamo pur sempre proponendo e sostenendo. Che ve ne pare di tale progettualità?
Alla luce di questa “prefazione” inusuale e di queste “proposte” innovative ed un poco curiose… auguro a TUTTI gli studenti (ed ai valorosi docenti…) un buon Anno Scolastico, per l’appunto ricco di “conoscenza”, ma anche di “RACCONTI” (per tutte le età…).
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